Datemi gli ultimi da guardare

Datemi gli ultimi da guardare
grigi di ghiaia e ciottoli
greto ventre scivoloso
sotto l’acqua muschiosa

Da lassu’ voglio osservarli
affianco alle mie misere pene
libere dal nascondimento
che la luce sola va a cercare

tra noi – fragili contorni
di forme sempre piu uguali –
sosta un legame a far diga
alla bocca di cio’ che si perde.

¬ Anna A Sulgreto ¬

Etty – 1 Luglio 1942

Quando dico: in un modo o nell’altro ho chiuso i conti con la vita, non è per rassegnazione. […] No, è un vivere la vita mille volte minuto per minuto, e anche un lasciare spazio al dolore, spazio che non può essere piccolo, oggi. E fa poi gran differenza se in un secolo è l’Inquisizione a far soffrire gli uomin, o la guerra e i pogrom in un altro? Il dolore ha sempre preteso il suo posto e i suoi diritti, in una forma o nell’altra. Quel che conta è il modo con cui lo si sopporta, e se si è in grado di integrarlo nella propria vita e , insieme, di accettare ugualmente la vita. […]
Si può essere stanchi come cani dopo aver fatto una lunga camminata o una lunga coda, ma anche questo fa parte della vita, e dentro di te c’è qualcosa che non ti abbandonerà mai più.

Etty Hillesum – Diario 1941-1943 (Traduzione di C. Passanti)

Benvenuti

Scrivere é un discorso a due. Tra scrittore e lettore. Un dialogo intimamente potente tra realtà lontane. É una confessione che esonda dal greto, oltre i confini del chi siamo. Nella parola scritta, ognuno può, in silenzio, cercarsi. Perciò, oggi, scrivo e leggo sottovoce, anche da qui.

¬ Anna A Sulgreto ¬


Writing is a two person speach. The writer and the reader. An intimately powerful dialogue connecting distant realities. It is a confession overwhelming the bank, beyond the borders of our being. Everyone can quietly find himself within a written word. Hence, today, I am writing and reading in a wisper, from here too.

¬ Anna A Sulgreto ¬