Giovedi mattina, le nove e mezzo. E parole come Dio e Morte e Dolore e Eternità si devono dimenticare di nuovo. Si deve diventare un’altra volta così semplici e senza parole come il grano che cresce, o la pioggia che cade. Si deve semplicemente essere.
Venerdi mattina. […] Quel che conta in definitiva è come si porta, sopporta, e risolve il dolore, e se si riesce a mantenere intatto un pezzetto della propria anima.
Etty Hillesum – Diario 1941-1943 (Traduzione di C. Passanti)