Ci inseguiamo
come riverberi di luce lattiginosa
sopra spazi selenici
davvero troppo lontani
quando siamo così vicini
velieri notturni
su volte assetate del mondo
– troppo liberi
perché su confini monumentali –
ma torniamo
alla ricerca del chi siamo
affamati di casa
ci troviamo
troviamo la nostra stessa vita
piantata come un chiodo che osserva
sul traliccio decorato
umanissime mani
e i loro erranti arabeschi.
¬ Anna A Sulgreto ¬